Il mercato professionale del #colore non è stato risparmiato dall’emergenza #Coronavirus, come quasi tutti gli altri segmenti del settore Edilizia. Il Governo ha stanziato un nuovo decreto economico (approvato) che coinvolge professionisti tecnici e le imprese. L’INPS ha istituito un fondo di solidarietà per aiutare le imprese e il decreto “Salva Italia” prevede da subito lo stanziamento di 25 miliardi di euro nei quali sono previsti bonus per i professionisti e indennità fiscali. Questo per fare fronte anche all’inevitabile chiusura di quasi tutti i cantieri.

Il decreto cura Italia: cosa è previsto per le imprese e le aziende

Il decreto Cura Italia prevede 5 punti essenziali: 1) Finanziare il potenziamento del sistema sanitario e della Protezione Civile (stanziati 3 miliardi); 2) Sostenere lavoratori e reddito (10 miliardi); 3) Sostenere l’economia reale con la sospensione delle rate di prestiti, mutui e introducendo liquidità nel sistema del credito per garantire 340 miliardi di euro; 4) Sospendere il pagamento delle tasse e gli obblighi di versamento per tributi, contributi e altri; 5) Azioni di sostegno a settori economici specifici.

 

Coronavirus, quali aiuti ai professionisti?

Il nuovo decreto “Cura Italia” conterrà per i lavoratori autonomi e i professionisti la sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e l’indennità per quelli più colpiti. Ma vediamo tutte gli aiuti per i professionisti. Per i lavoratori in quarantena, si conferma il computo del periodo di astensione dal lavoro come malattia.

  • Indennità di 600 euro (una tantum) per Partite IVA e liberi professionisti iscritti alla Gestione separata, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie
  • Anche per autonomi (senza Isee) stop a mutui casa
  • Partite Iva: riscossione versamenti tributari a maggio e adempimenti a giugno
  • Sostegno al reddito di lavoratori dipendenti e autonomi
  • Congedo parentale extra di 15 giorni al 50% della retribuzione
  • Voucher baby sitter da 600 euro (ma senza congedo parentale)
  • A marzo premio 100 euro a chi lavora in sede
  • Permessi ex legge 104: 24 giorni in più in 2 mesi

Indennità di 600 euro per il mese di marzo alle partite IVA e altri aiuti

  1. Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia, durante la conferenza stampa ha confermato la copertura “di tutti i lavoratori autonomi, stagionali e di altre forme con un assegno di 600 euro per il mese di marzo”. Il decreto in sostanza  riconoscerà un’indennità di 600€ per i liberi professionisti titolari di partita Iva già attiva al 23 febbraio 2020 (quelle aperte dopo non hanno diritto a tale indennizzo) e per i lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla stessa data, iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria. Questo tipo di indennità è erogata dall’INPS che monitorerà il rispetto del limite di spesa stabilito. Per i professionisti non iscritti all’INPS, si stanno attivando le rispettive Casse di Previdenza.
  2. E’ prevista anche la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per gli autonomi o liberi professionisti, senza obbligo di presentare l’Isee. Lavoratori autonomi o liberi professionisti devono quindi presentare l’autocertificazione, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, dimostrando un calo superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 a causa del Coronavirus. Per l’accesso al Fondo non è quindi richiesta la presentazione dell’Isee.
  3. Sono sospesi i versamenti tributari e il pagamento delle tasse alle Partite Iva che beneficiano della moratoria fiscale. I pagamenti andranno però effettuati (senza applicazione di sanzioni e interessi), in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o con al massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere da maggio 2020. Gli adempimenti sospesi andranno effettuati entro il 30 giugno 2020.
  4. Per i lavoratori  danneggiati dal coronavirus: è previsto un sostegno ai lavoratori dipendenti e autonomi, che abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività e che nel corso del 2019 non avevano guadagnato più di 10 mila euro.

Sintesi delle disposizioni e dei decreti

Di seguito tutte le disposizioni emanate e quello che devi sapere per la tua attività:

Dpcm 8 marzo 2020 e Dpcm 9 marzo 2020. Sono state le disposizioni che hanno fatto aprire gli occhi a tutti gli italiani: la situazione è grave e vanno presi provvedimenti tempestivi e reali. L’estensione della zona rossa in tutta la Lombardia e province limitrofe prima, e l’estensione a tutta Italia poi, ha di fatto vietato ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico fino al 3 aprile 2020, creando però polemiche sul fatto che ristoranti e molte attività rimanessero operative.

Dpcm 11 marzo é stato emanato il cosiddetto decreto “iorestoacasa” con nuove misure urgenti di contenimento del contagio sull’ intero territorio nazionale (chiusura esercizi; trasporti pubblici; indicazioni per professionisti, imprese e attività produttive). Non si tratta del nuovo decreto con il sostegno economico ma di un dpcm relativo alla gestione delle attività, delle chiusure degli esercizi. Nel settore Edilizia e Colore il decreto ha gettato dapprima molta confusione, in seconda battuta polemica: i colorifici, le ferramenta e i magazzini di edilizia (peraltro non citati nel decreto) possono rimanere aperti. In sostanza la chiusura o l’apertura degli esercizi è governata o dalla necessità o dal buon senso. Leggi l’articolo 

Per muoversi è necessaria l’autocertificazione. Puoi scaricarla da qui.

Il 14 marzo è stato emanato anche il protocollo che regolamenta la sicurezza sul lavoro. Si tratta di uno strumento indispensabile per le attività che rimangono aperte (attività industriali, produttive, negozi specializzati, ecc..) e che devono adeguarsi. Vale quindi anche per i colorifici, negozi di edilizia, ferramenta, e attività produttive. Le attività che non saranno idonee e vorranno mantenere l’attività dovranno chiudere per adeguarsi.  Scopri i dettagli del Protocollo sicurezza luoghi di lavoro coronavirus

Il 16 marzo è varato e approvato il Nuovo Decreto contenente provvedimenti di sostegno economico alle imprese, ai professionisti e alle famiglie, il cosiddetto decreto “Cura Italia”, una sorta di manovra d’emergenza per salvare il Paese dal punto di vista economico e destinare circa 1,15 miliardi al sistema sanitario.

Sul sito ufficiale del governo trovi tutti i decreti adottati e in vigore: clicca qui

Fonti: www.ediltecnico.it; www.ilsole24ore.com