Come redigere un APE in piena conformità? Quali sono i parametri di controllo?
Da settembre 2007 (data in cui la Regione Lombardia ha introdotto l’obbligo di certificazione energetica in accordo con la prima delibera autonoma DGR VIII/5018) risultano registrati sul catasto regionale lombardo 2.2 milioni di attestati (come indicato sul sito www.cened.it), con un ritmo di circa 200.000 attestati all’anno. È facile capire che istituire una procedura di controllo su una mole così grande di documenti non è un’operazione banale. Nonostante questo, le regole impongono a Infrastrutture Lombarde spa (Ente che ha l’incarico di gestire il mondo della certificazione energetica in Lombardia) un controllo di almeno il 2% degli attestati depositati, ovvero circa 4.000 APE ogni anno.
Il monitoraggio automatico dei dati di input
Gran parte dei controlli avvengono automaticamente attraverso la registrazione degli attestati stessi. Infatti il passaggio obbligato attraverso il software CENED+2 o software accreditati per la certificazione lombarda risulta essere il primo atto formale di analisi dei dati inseriti dal certificatore energetico. Sebbene ancora oggi l’uso di CENED+2 e il meccanismo dei “warning” e/o “error” automatici susciti qualche perplessità nei certificatori più esperti, è bene ricordare che il monitoraggio non riguarda i risultati del calcolo, ma i dati di input inseriti dall’utente. In altre parole, i dati controllati dal software sono relativi alle informazioni compilate dal certificatore (e quindi di sua totale responsabilità) e non ai risultati riportati sull’attestato finale, come la classe energetica. È il caso ad esempio della superficie netta calpestabile, della potenza degli impianti di generazione o dei dati sugli ausiliari elettrici.
Il ruolo degli ispettori
Una seconda fase di controllo, che a regime riguarderà circa 1.000 attestati all’anno, è affidata ai nuovi ispettori CENED. Gli ispettori incaricati pro-tempore avranno il compito di analizzare la documentazione caricata in fase di registrazione dell’APE e verificare attraverso un sopralluogo la conformità dei dati utilizzati. Anche in questo caso il controllo riguarderà i parametri previsti dal Decreto 53/2018 inseriti dal certificatore e non i risultati elaborati dal software di calcolo.
Come redigere un APE in piena conformità
L’esito di un eventuale controllo si basa su una doppia verifica amministrativa e tecnica.
La verifica amministrativa prevede il controllo dei dati catastali, della firma digitale e della modalità di calcolo, mentre quella tecnica prevede accertamenti di tipo “documentale” e “con rilievo”. Ovvero di controlli senza sopralluogo sulla base della scheda catastale, e controlli più rigorosi con rilievo in sito e acquisizione di tutti i parametri contenuti nella Tabella 2 e Tabella 3 del Decreto 53/2018 (vedere estratto Tabella 3 di seguito).Qualora lo scostamento tra il dato dichiarato dal certificatore e quello rilevato dall’ispettore rientri nella tolleranza stabilita l’esito dell’accertamento è positivo, in caso contrario l’esito è negativo e viene associato un punteggio di penalità. La funzione di penalità (FP) individua il limite massimo degli errori che è possibile commettere.
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Per consultare il Testo integrale del Decreto, visitare il link: https://www.anit.it/norma/decreto-n-53-812018-conformita-ape/.