Da un libro del 1692 la prima cartella di studio del colore dedicata al mondo professionale.
Nel 2014 è stato ritrovato, presso la Bibliothèque Méjanes di Aix-en-Provence, un libro risalente al 1692 poco conosciuto, a parte gli addetti ai lavori dell’epoca barocca.
Il Traité des couleurs servant à la peinture à l’eau (questo il titolo del manoscritto) era probabilmente la guida sul colore più completa del suo tempo. In una fase storica di rivoluzioni scientifiche e di sperimentazione pittorica, si tratta certamente di uno strumento di immenso interesse metodologico che doveva dare istruzioni chiare, procedure e istruzioni su come applicare il colore e sull’uso dei toni, proprio come quello che fa oggi Pantone.
Il manuale è concepito per il mondo professionale dell’epoca, ad uso delle botteghe di dei pittori e illustratori del XVII secolo: in quasi 800 pagine scritte a mano, l’autore A. Boogert Olandese, descrive come rendere i colori ad acquerello, come mescolarli tra di loro e come controllare il loro tono con l’aggiunta di “uno, due o tre porzioni di acqua”. Le pagine riportano un numero estesissimo di campioni di colore dipinti a mano in differenti sfumature, con tanto di classificazione alfanumerica.